Il tartaro è un nemico molto pericoloso per i nostri denti e le nostre gengive; è molto importante, quindi, eliminarlo e favorirne la prevenzione. L’articolo seguente, dopo aver spiegato cosa è e come si forma, dà alcuni consigli su come eliminare il tartaro e su come difendersi.
Come si forma il tartaro nei denti?
Il tartaro non è altro che la placca batterica mineralizzata in seguito alla precipitazione dei sali minerali contenuti nella saliva soprattutto ioni calcio.
A differenza della placca batterica, il tartaro è ben visibile; in una fase iniziale assume una colorazione giallastra; con il passare del tempo tende al marrone, fino ad arrivare al nero del tartaro sottogengivale.
Il tartaro, una volta formatosi causa danni molto seri alle gengive e ai denti generando l’infiammazione delle gengive che successivamente può sfociare in parodontite.
Quanto tempo impiega per formarsi il tartaro?
Per la formazione delle prime concrezioni sono sufficienti alcuni giorni, mentre per la formazione del tartaro vero e proprio ne posson bastare anche 15-20. Si deposita sulla superifcie del dente, ma anche sotto la gengiva e, nei soggetti affetti da parodontite, nelle tasche parodontali.
Perché eliminare il tartaro? Il tartaro è colonizzato dai batteri, i quali attaccano e distruggono gli elementi di sostegno del dente (parodonto). Per questo motivo bisogna assolutamente eliminarlo.
Meglio prevenire che eliminare
Il tartaro è un grande nemico della nostra bocca che può causare diverse malattie tra cui carie, gengivite e parodontite. Quindi dobbiamo assolutamente contrastarlo. La migliore medicina per combatterlo è sicuramente la prevenzione attraverso una corretta igiene orale.
Se abbiamo cura della nostra bocca il tartaro non si formerà: dobbiamo impegnarci nel lavaggio dei denti con lo spazzolino da denti più volte al giorno, utilizzare il filo interdentale e fare una pulizia dei denti professionale almeno una volta l’anno. Anche utilizzare un idropulsore può aiutare nell’eliminazione dei residui di cibo che non si riescono a togliere con lo spazzolamento dei denti.
Attraverso una buona igiene orale verranno rimossi i residui del cibo evitando l’accumulo di placca batterica e di conseguenza anche la formazione del tartaro.
Lavare i denti dopo ogni pasto è quindi fondamentale, ma va fatto in modo corretto altrimenti si rischia l’accumulo di placca e la formazione del tartaro. Nel seguente video può guardare come si puliscono i denti in maniera corretta.
Le migliori tecniche per eliminare il tartaro: lo scaling dentale
Il tartaro viene rimosso dal dentista o dall’igienista in delle specifiche sedute di ablazione del tartaro o detartrasi, attraverso l’utilizzo di appositi strumenti, i quali possono essere manuali e a ultrasuoni. I primi rimuovono il tartaro che si è insediato sui denti con delle punte particolari, i secondi riescono a togliere il tartaro nero sottogengivale attraverso il movimento vibratorio. Questa tecnica è chiamata anche scaling dentale.
Troppo spesso si sente parlare di metodi “fai da te” per rimuovere il tartaro. Ma attenzione, è molto importante evitare questi tipi di soluzioni perché potrebbero causare dei gravi danni ai denti e alle gengive. Per togliere il tartaro è necessario rivolgersi ad un dentista o ad un igienista.
In Freesmile consigliamo ai nostri pazienti di effettuare pulizie dentali professionali regolari, e in caso di malattie parodontali di sottoporsi a queste sedute con frequenza maggiore.
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