Per avere un sorriso sano e bello è importante un’accurata igiene orale e una visita periodica dal dentista. Nel caso in cui si presenti un problema è molto utile comprendere l’anatomia dei nostri denti. L’articolo seguente descrive le caratteristiche principali, la struttura e l’anatomia dei denti…
La funzione dei denti: canini, incisivi, premolari e molari
I denti sono delle strutture mineralizzate molto resistenti di diversa forma e grandezza. Sono collocati nelle ossa mascellari, all’interno di cavità chiamate alveoli e vengono classificati come incisivi, canini, premolari e molari, per un totale di 16 denti per arcata così suddivisi: 4 incisivi, 2 canini, 4 premolari, 6 molari.
Ciascun dente è preposto ad una specifica funzione: i canini servono per afferrare e lacerare il cibo, gli incisivi per strapparne i pezzi, i premolari e i molari per masticarlo attraverso la triturazione meccanica.
La struttura dei denti
Possiamo dividere la struttura del dente in tre parti: la corona, la radice e il colletto.
La corona è la parte visibile del dente, quella che sporge al di fuori dell’alveolo e della gengiva. Può assumere diverse forme a seconda della tipologia del dente. Nei canini è appuntita, negli incisivi appiattita, nei molari e nei premolari presenta dei solchi e diverse cuspidi.
La radice è la parte del dente che non vediamo, quella inserita nell’alveolo e legata all’osso tramite il legamento parodontale. La sua lunghezza è maggiore di quella della corona stessa. Nei canini, negli incisivi e nei premolari inferiori la radice è unica, mentre nei molari e nei premolari può essere doppia e tripla.
Il colletto è la parte tra la corona e la radice, attorno alla quale si sviluppa il margine della gengiva. E’ una zona molto importante perché qui tende ad accumularsi la placca batterica. E’ quindi fondamentale, durante il lavaggio dei denti, prestare particolare attenzione alla pulizia del colletto gengivale, per prevenire l’infiammazione delle gengive e malattie come la parodontite e la carie dentale.
Anatomia dei denti: elementi
La parte esterna della corona è rivestita da uno strato di smalto dentale, l’elemento più duro del corpo umano, composto per il 96% da minerali e per il restante 4% da sostanze organiche. Lo smalto è un elemento traslucido che a contatto con i cibi acidi tende a dissolversi; per questo motivo deve essere protetto attraverso un’efficace e adeguata igiene orale.
Al di sotto dello smalto c’è la dentina, la sostanza che dà la colorazione ai denti. E’ un tessuto simile all’osso compatto, di colore giallastro. E’ composta per circa il 70% da materiale inorganico, per il restante 30% da materiale organico e acqua. E’ generata dagli odontoblasti, delle cellule contenute nella polpa.
All’interno della dentina, si sviluppa la polpa dentale, la parte che assicura la vitalità del dente. La polpa è un tessuto molle che comprende il nervo, i vasi sanguigni e le cellule (gli odontoblasti che producono la dentina). La polpa, come abbiamo detto, si trova all’interno della corona (polpa camerale) per poi proseguire lungo le radici (polpa radicolare).
Altri aspetti dell’anatomia dei denti
- Radice: La radice è ancorata nell’alveolo dentale e costituisce il 2/3 del dente. La sua lunghezza e la sua forma possono variare a seconda del tipo di dente. Nei molari, ad esempio, la radice può essere doppia o addirittura tripla. La radice è ricoperta da un materiale chiamato cemento dentale, che aiuta a mantenere il dente ancorato all’osso mascellare.
- Legamento parodontale: Il legamento parodontale è un tessuto fibroso che collega la radice del dente all’osso alveolare. È importante per l’elasticità del dente e per la distribuzione delle forze masticatorie. In caso di infiammazione o infezione, come nella parodontite, questo legamento può deteriorarsi, causando la mobilità del dente.
Smaltatura e rimineralizzazione
Lo smalto dentale, essendo un tessuto privo di cellule, non può rigenerarsi. Tuttavia, attraverso il processo di rimineralizzazione, i minerali persi dallo smalto a causa di acidi o placca batterica possono essere ripristinati, ma solo in misura limitata. Per favorire la rimineralizzazione, è importante l’uso di fluoro (presente in molti dentifrici), che aiuta a rafforzare lo smalto e a prevenire la carie.
Carie dentale
La carie dentale è una delle malattie più comuni ed è causata dalla demineralizzazione dello smalto dentale dovuta alla proliferazione di batteri che metabolizzano gli zuccheri e producono acidi. Se non trattata, la carie può progredire nella dentina, creando danni strutturali al dente e, in casi gravi, raggiungere la polpa dentale, causando dolore e necessitando di trattamenti come otturazioni o trattamenti canalari.