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Per definire l’età di una persona normalmente cerchiamo di osservarne il volto, in modo da individuare eventuali rughe o segni del tempo. Una cosa è certa: a nessuno verrebbe in mente di prenderne in esame i denti. Eppure alcune ricerche hanno più volte messo in evidenza questa possibilità.

Un’indagine dell’Università di Macerata, pubblicata sul British dental journal e su Elzevier, ad esempio ha rilevato che il metodo più preciso per individuare l’età di una persona si basa sull’esame del terzo molare, in particolare il dente del giudizio inferiore.

La ricerca ha preso in considerazione un determinato valore, ovvero il rapporto tra l’apertura dell’apice della radice e la lunghezza del dente. Se questo valore è sotto lo 0,08, il soggetto è maggiorenne, altrimenti è minorenne. Tuttavia questa misurazione non può includere tutte quelle persone che hanno i denti del giudizio prima dei 18 anni, ovvero il 5% circa della popolazione.

Ricerche come queste sono molto importanti in quanto potrebbero essere utilizzate su eventuali scene del crimine, in contesti forensi, o ancora per identificare persone scomparse.

Non solo, mentre sugli essere umani le ricerche sarebbero ancora in fase di definizione, l’analisi dei denti rappresenterebbe ormai uno strumento più che collaudato per individuare l’età degli animali.

Recentemente, inoltre, i genetisti della University of California di Los Angeles hanno sperimentato un test, che sarebbe in grado di rivelare con precisione l’età di una persona a partire da un campione di saliva. Si tratta di un test molto più complicato da realizzare, ma che potrebbe offrire un grande contributo in questo senso. La ricerca è stata pubblicata sul Public Library of Science One.

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